libro
la via dell'artista

Bastano 2 libri per allontanare il perfezionismo?

Dopo la mia avventura al Mondo Creativo, andata benissimo, nonostante un ascesso ad un dente che mi ha fatto passare 4 giorni imbottita di antidolorifici, vorrei ritornare a parlarti di sblocco creativo!

Ho Bisogno di un consiglio

…e adesso ti spiego il perchè!

Dopo aver letto il libro “La via dell’artista” ho capito qual’è il mio blocco principale, che potrebbe essere anche il tuo….la perfezione! Non ho paura di sbagliare nel fare le cose, ci stà la creazione venuta male e mi piace molto sperimentare, imparare cose nuove e provare materiali e tecniche sconosciute.

Quella che mi blocca è la perfezione che ricerco nella vita di tutti i giorni: se non ho la casa in ordine non inizio a creare, mi irrita vedere il mucchio di vestiti da stirare che si alza sempre di più, mi fà arrabbiare mio marito che mette i piatti nel cestello superiore della lavastoviglie….magari poi la polvere è in giro ovunque e i panni non ho mai voglia di stirarli, ma ho certe cose, imparate da anni e anni di “imprintig” da parte sia di mia mamma che da parte di mio papà, che mi “disturbano”.

Mi rendo conto che in confronto a problemi molto più seri come una malattia o la mancanza di lavoro sto parlando di cavolate, ma secondo me sono proprio le cavolate del quotidiano che nella routine di tutti i giorni, tolgono armonia e dolcezza alla vita e alle persone.

Sto cercando, con grande difficoltà, lo dichiaro altrimenti mio marito, che subisce più di tutti questo mio blocco, dice che scrivo ma che i risultati non si vedono, di scardinare anni e anni di metodologia acquisita nella mia famiglia di origine per la ricerca della perfezione perduta.

Due libri

Senza andare a disturbare uno psicologo, che al momento non riesco a permettermi, ho preso i libri di Keri Smith “Questo non è un libro” e “Piccolo manuale dei grandi sbagli” lo scorso anno, nella speranza che mi aiutassero ad uscire dalle dinamiche che metto in atto solitamente…sono ancora intonsi.

Portati in borsa per mesi e mai aperti, e l’idea di perfezione, inesistente, è ancora lì!

Ecco forse ho capito che ho anche un altro tipo di blocco…ho paura di iniziare! Forse le due cose sono anche collegate!

Insomma mi dite come/cosa devo fare? Come fate voi?

Ho voglia di godermi la vita anche se non è proprio tutto perfetto!

la via dell'artista

Paura di essere artisti

Ho iniziato a leggere solo il primo paragrafo del nono capitolo de “La via dell’artista” di Julia Cameron e già gli spunti di riflessione  sono molti.

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Si parla di “paura”, quella che ti fa pensare e dire che non riesci a partire a fare qualsiasi cosa in campo artistico solo perchè si è “pigri”.

Ho sempre pensato di aver avuto la fortuna di aver studiato quello che volevo, i miei genitori non mi hanno imposto uno studio in particolare, ma certo non mi hanno incoraggiato a fare una scuola, secondo loro, poco qualificante.

Ho studiato al liceo artistico di Lecco perchè era una buona scuola, con buoni professori. Quando dovevo scegliere l’indirizzo ho scelto senza ombra di dubbio “architettura” e fisiologicamente mi sono iscritta alla facoltà del Politecnico a Milano senza farmi troppe domande.

Ad ora, conoscendo il mio percorso di abbandono dell’architettura e di riscoperta delle arti manuali e della ceramica, sto pensando che forse non ho fatto la scelta giusta…forse avrei dovuto fare l’istituto d’arte, quello dove ti insegnavano a maneggiare i materiali. Laboratori di falegnameria, ceramica, tessitura….continuazione naturale all’Accademia di Belle Arti a Brera o al Dams a Bologna.

Vicino a casa mia c’era quello a Monza, era (parlo al passato perchè ora non c’è più) alla Villa Reale per la precisione, in aule fatiscenti e studenti coi capelli rasta, sandali ai piedi anche d’inverno e tanti tatuaggi….i miei genitori neppure ne volevano sentir parlare!

E così quando dovevo scegliere ho fatto la brava bambina e l’idea di andare contro al loro giudizio non mi ha neppure sfiorata, o forse l’ho fatto, ma solo inconsciamente.

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E il mio inconscio, o la mia anima o il mio se superiore, chiamatelo come volete, mi ha dato il permesso di pensarci solo quando ha trovato poi un’anima affine, Ivan mio marito, che mi avrebbe supportata in qualsiasi cambiamento avrei deciso di intraprendere, che mi avrebbe aiutato a superare la “paura”.

E’ pazzesco come nel 2007, quando ho conosciuto Ivan, le sincronicità si siano messe all’opera per farmi capire che la mia carriera da Architetto Paesaggista era finita. Ci ho messo quasi 10 anni per capire, fidarmi, aver coraggio, affrontare le aspettative di altri e prendere la strada giusta e davvero è l’Amore a curare la paura.

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Il nono capitolo è iniziato col botto e promette tante altre riflessioni!! Voi avete iniziato a leggerlo? Che pensieri vi ha scatenato?

Vi aspetto nel Circolo sacro su facebook per parlarne!

corsi, qui parlo di me

Una spintarella per sbloccare la voglia di cucito!

Mi piace insegnare!

Mi piace l’idea di poter condividere il mio sapere con altre persone, solitamente ragazze che magari hanno solo un po’ paura d’iniziare! Basta solo una spintarella per vederle poi sbocciare, come Carola con l’uncinetto, incrociata per caso ad Abilmente a Verona, ora insegna lei stessa e realizza degli oggetti bellissimi. Oppure come Debora che ha fatto con me un corso di cucito ed ora realizza bomboniere per battesimi, comunioni e matrimoni! 

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L’ultimo corso di cucito l’ho realizzato a casa di un’amica del giro delle motocicliste, si,  qualche anno fa andavo in moto e avevo solo amiche motocicliste. Eravamo in 4, lei e due sue amiche.

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La mattinata è volata letteralmente.

Dopo aver spiegato il funzionamento della macchina, come infilarla sopra e sotto e aver provato ad usare il punto dritto e il punto a zigzag hanno realizzato la loro prima pochette! Hanno inserito la cerniera usando il piedino corretto, insomma, come delle vere professioniste del cucito!

Il tutto tra chiacchiere, tante risate, una tazza di tè. In questo modo hanno superato la paura della macchina da cucire.

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Per me è stato un po’ diverso, il mio corso sono stati circa 20 anni di vita con mia mamma modellista e sarta che si dimenticava di cucinare se doveva finire un lavoro. Ricordo che spesso, alle elementari soprattutto, io facevo i compiti e lei cuciva. Ho passato tanto di quel tempo con lei che cuciva, a guardarla e ad aiutarla, a passare le marche, imbastire, rammendare, che ho interiorizzato quel che ho visto per anni. Dopo il corso di sblocco creativo che ho fatto è stato facile per me cucire, come andare in bicicletta, anche se non l’avevo mai fatto!

Il consiglio che posso dare a chi ha appena imparato è di coltivare la propria passione, cucire spesso. E’ la pratica che rende perfetti.

Una volta imparato il funzionamento della macchina da cucire, vista un po’ come uno strumento infernale che ingarbuglia sempre i fili, buttarsi su pinterest alla ricerca del progetto della vita è facilissimo!  Se cliccate qui invece troverete tutti i miei tutorial, la maggior parte dedicati al cucito.

Per scoprire le modalità del corso di cucito che tengo c’è la pagina dedicata qui

Per qualsiasi altra informazione potete contattarmi su Facebook o via mail a info@nigutindor.com