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la via dell'artista

La via dell’artista: recuperiamo il potere

Siamo al terzo capitolo de La via dell’artista di Julia Cameron (i post precedenti sul percorso fatto fino ad ora li trovate qui) In questo capitolo si parla di potere.

Il potere di controllare la rabbia, usarla come spinta per andare dove vogliamo, usarla e non subirla. Il potere di chiedere cose che potranno essere esaudite. Il potere di connetterci al nostro sè superiore e alla nostra saggezza interiore.  Il potere di capire quando una critica è distruttiva o costruttiva e di reagire di conseguenza.

Julia ci spiega come affrontare le critiche: è importantissimo non farsi abbattere ma gratificarsi ricordando complimenti e recensioni positive per poi rimettersi subito al lavoro. 

sogni

Il concetto che più mi ha colpita di questo capitolo è quello delle sincronicità. Già ne parlava Jung definendole «un principio di nessi acausali» o come dice Julia “un fortuito incastrarsi di eventi”.

Tutto succede se sei sulla strada giusta, se stai lavorando per esaudire i tuoi sogni.

Nella mia esperienza di creativa sullo strada dello sblocco, ho potuto sperimentare più volte la sincronicità. Il più plateale è stato l’acquisto del forno per la ceramica appena ho lasciato il lavoro nel 2012! Poi capita anche di andare a trovare un amico che guarda caso quel giorno lì mi propone una nuova collaborazione, senza contare tutte le volte che chiamo qualcuno che mi risponde “Anna avevo proprio bisogno di te”.

Mi stupisco sempre ogni volta, ma neppure troppo ormai; la seconda reazione è di gratitudine perchè questi eventi sono la prova che l’Universo mi vuole bene, che sono sulla strada giusta e che davvero basta chiedere!

A voi succede che qualcosa si incastri nel modo giusto? O anche al contrario che vada tutto storto? Forse non state percorrendo la strada nella giusta direzione e “qualcuno” ve lo vuole far notare?!?!?!

Vi aspetto per parlarne nel circolo sacro che ho creato su facebook!

qui parlo di me

Una super intervista

Non so se avete letto da qualche altra parte in internet l’intervista che un’amica, architetto come me, mi ha fatto qualche tempo fa.

Marta ha da poco aperto un blog chiamato Archinoia dove racconta il suo disagio nell’essere un architetto in questo periodo storico, dove raccoglie testimonianze di colleghi “che lottano ogni giorno per svolgere la propria professione o che magari hanno completamente voltato pagina”.

Io sono stata la prima, credo di una lunga serie. Marta mi ha raccontato di aver ricevuto un’infinità di messaggi ed email, dopo la pubblicazione della mia intervista, di persone che si sono riconosciute nella mia storia.

Marta è stata bravissima, abbiamo fatto una chiacchierata all’Hangar Bicocca a febbraio per pranzo e qualche giorno dopo ha pubblicato questa intervista bellissima. Racconta bene il mio viaggio professionale e come da architetto mi sono trasformata, in realtà mi sto ancora trasformando, in creativa.

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Ve la ripropongo qui così avete modo di conoscermi un pochino di più, un pezzettino per volta.

 

 

 

corsi, qui parlo di me

Una spintarella per sbloccare la voglia di cucito!

Mi piace insegnare!

Mi piace l’idea di poter condividere il mio sapere con altre persone, solitamente ragazze che magari hanno solo un po’ paura d’iniziare! Basta solo una spintarella per vederle poi sbocciare, come Carola con l’uncinetto, incrociata per caso ad Abilmente a Verona, ora insegna lei stessa e realizza degli oggetti bellissimi. Oppure come Debora che ha fatto con me un corso di cucito ed ora realizza bomboniere per battesimi, comunioni e matrimoni! 

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L’ultimo corso di cucito l’ho realizzato a casa di un’amica del giro delle motocicliste, si,  qualche anno fa andavo in moto e avevo solo amiche motocicliste. Eravamo in 4, lei e due sue amiche.

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La mattinata è volata letteralmente.

Dopo aver spiegato il funzionamento della macchina, come infilarla sopra e sotto e aver provato ad usare il punto dritto e il punto a zigzag hanno realizzato la loro prima pochette! Hanno inserito la cerniera usando il piedino corretto, insomma, come delle vere professioniste del cucito!

Il tutto tra chiacchiere, tante risate, una tazza di tè. In questo modo hanno superato la paura della macchina da cucire.

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Per me è stato un po’ diverso, il mio corso sono stati circa 20 anni di vita con mia mamma modellista e sarta che si dimenticava di cucinare se doveva finire un lavoro. Ricordo che spesso, alle elementari soprattutto, io facevo i compiti e lei cuciva. Ho passato tanto di quel tempo con lei che cuciva, a guardarla e ad aiutarla, a passare le marche, imbastire, rammendare, che ho interiorizzato quel che ho visto per anni. Dopo il corso di sblocco creativo che ho fatto è stato facile per me cucire, come andare in bicicletta, anche se non l’avevo mai fatto!

Il consiglio che posso dare a chi ha appena imparato è di coltivare la propria passione, cucire spesso. E’ la pratica che rende perfetti.

Una volta imparato il funzionamento della macchina da cucire, vista un po’ come uno strumento infernale che ingarbuglia sempre i fili, buttarsi su pinterest alla ricerca del progetto della vita è facilissimo!  Se cliccate qui invece troverete tutti i miei tutorial, la maggior parte dedicati al cucito.

Per scoprire le modalità del corso di cucito che tengo c’è la pagina dedicata qui

Per qualsiasi altra informazione potete contattarmi su Facebook o via mail a info@nigutindor.com