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Finisce una bella avventura, ne inizia un’altra

Quella tra me e A little Market, come rappresentante regionale per la Lombardia, è stata una bella avventura….

ma non sono triste, perché ne sta nascendo un’altra con Cotton Friday, adesso vi racconto….

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A Little Market

L‘avventura con alm si è conclusa bruscamente in questi giorni. Il 3 luglio abbiamo saputo dai social che la piattaforma chiude. il 1 settembre con relativo licenziamento delle 4 persone che lavoravano per la Francia in Italia: Sara, Mafalda, Eleonora e Lara, appena arrivata.

Etsy nel 2014 ha comprato la piattaforma e quest’anno ha deciso di eliminarla, per rispondere a dinamiche di mercato che non conosco, non essendo un’economista!

Questo è il comunicato di A little Market con anche la spiegazione di come trasferire i prodotti dalla piattaforma a Etsy.

Mi ci è voluta una settimana per metabolizzare l’accaduto. A Little Market per me non era solo una piattaforma per vendere le mie creazioni.

Era una famiglia, quella delle rappresentanti regionali che nell’ultimo anno si era rinnovata e che avevo conosciuto in parte durante la fiera “Il mondo creativo” a Bologna.

Cotton Friday

Più stretta  la relazione con le mie colleghe milanesi, Anna di Tamago Craft e Clara di Petit Pois Rose e con l’aggiunta di Giulia di Juice For Breakfast. Con loro si è creata un complicità unica. Quella che unisce le persone quando in pochi mesi devi organizzare un evento di due giorni, con pochissime risorse e con tanto impegno.

Per questo appena abbiamo saputo della chiusura ci siamo sentite (abbiamo passato la giornata attaccate a whatsapp, tutti gli appuntamenti della giornata sono passati in secondo piano) per capire come fare per non perdere questa preziosa amicizia, la possibilità di non disperdere la community delle creative e delle amanti dell’handmade, non annullare i programmi che avevamo partendo da settembre.

Abbiamo creato un collettivo, Cotton Friday,  per parlare di hand-made in stile “A little”, per tenerci unite, per aiutare chi sta iniziando (come ha fatto A little Market con me) per divertirci, per sentirci coccolati come in bottega.

“E’ un po’ come quando i centri commerciali hanno ingoiato e fatto sparire le piccole botteghe di paese, dove tu andavi anche per scambiare quattro chiacchiere, trovavi il solito volto sorridente, la merce fresca e della zona, la vicina di casa rompiballe ed il vicino strano; dove ti sentivi chiamare per nome e a Pasqua mettevi il numero per vincere l’uovo gigante” Lucia Locatelli – Impressioni.it

Cotton come cotone, fresco, fibra naturale, bianco o colorato.

Friday come venerdì, week end, libertà, casual, aperitivo, divertimento.

Cotton Friday ♡


Aggiungete voi gli aggettivi che vi piacciono di più e seguiteci su Instagram e su Facebook per sapere delle attività che vogliamo organizzare nei prossimi mesi.

A testimonianza che le creative non mollano mai, “quando si chiude una porta noi sfondiamo il muro”, le bolognesi stanno creando “ilLabbo” il laboratorio, il lab di Bologna, il nome ha diverse interpretazioni, con l’intenzione di coordinare alcuni eventi a livello nazionale, tra cui “Craftiamo”, noi le supportiamo (fatelo anche voi)

 

qui parlo di me

Perdersi per ritrovarsi 

Vi starete chiedendo dove sono finita…in effetti non scrivo da un po’…ho perso la strada e anche un po’ d’ispirazione…gli ultimi 6 mesi sono stati i più difficili degli ultimi anni per via della mia salute ballerina…mi è sembrato di vivere col freno a mano tirato: per fare qualsiasi cosa dovevo mettere il doppio dell’energia!

Ora sono in Puglia in vacanza, la scusa è il matrimonio di una mia carissima amica, il mio anniversario di matrimonio, la quantità enorme di ferie da fare di mio marito…non ci abbiamo pensato due volte e a febbraio abbiamo prenotato aereo e albergo!

Questo stacco dalla routine mi aiuterà sicuramente a riposare, a recuperare la mia dimensione e a riprendere poi con più grinta.

Ne sto approfittando anche per studiare il corso di Bloggin di Gioia Gottini  per poi ripartire a settembre con una nuova impostazione del sito/blog, nuove rubriche e nuovi contenuti più legati alla mia attività artigianale.

I post de “La via dell’artista” rimarranno sempre a disposizione per chi inizierà a leggere il libro e ha bisogno di un supporto, uno stimolo o un confronto!

Perdere la strada a volte serve per ritrovarne una nuova, magari più interessante!

libro
la via dell'artista

Bastano 2 libri per allontanare il perfezionismo?

Dopo la mia avventura al Mondo Creativo, andata benissimo, nonostante un ascesso ad un dente che mi ha fatto passare 4 giorni imbottita di antidolorifici, vorrei ritornare a parlarti di sblocco creativo!

Ho Bisogno di un consiglio

…e adesso ti spiego il perchè!

Dopo aver letto il libro “La via dell’artista” ho capito qual’è il mio blocco principale, che potrebbe essere anche il tuo….la perfezione! Non ho paura di sbagliare nel fare le cose, ci stà la creazione venuta male e mi piace molto sperimentare, imparare cose nuove e provare materiali e tecniche sconosciute.

Quella che mi blocca è la perfezione che ricerco nella vita di tutti i giorni: se non ho la casa in ordine non inizio a creare, mi irrita vedere il mucchio di vestiti da stirare che si alza sempre di più, mi fà arrabbiare mio marito che mette i piatti nel cestello superiore della lavastoviglie….magari poi la polvere è in giro ovunque e i panni non ho mai voglia di stirarli, ma ho certe cose, imparate da anni e anni di “imprintig” da parte sia di mia mamma che da parte di mio papà, che mi “disturbano”.

Mi rendo conto che in confronto a problemi molto più seri come una malattia o la mancanza di lavoro sto parlando di cavolate, ma secondo me sono proprio le cavolate del quotidiano che nella routine di tutti i giorni, tolgono armonia e dolcezza alla vita e alle persone.

Sto cercando, con grande difficoltà, lo dichiaro altrimenti mio marito, che subisce più di tutti questo mio blocco, dice che scrivo ma che i risultati non si vedono, di scardinare anni e anni di metodologia acquisita nella mia famiglia di origine per la ricerca della perfezione perduta.

Due libri

Senza andare a disturbare uno psicologo, che al momento non riesco a permettermi, ho preso i libri di Keri Smith “Questo non è un libro” e “Piccolo manuale dei grandi sbagli” lo scorso anno, nella speranza che mi aiutassero ad uscire dalle dinamiche che metto in atto solitamente…sono ancora intonsi.

Portati in borsa per mesi e mai aperti, e l’idea di perfezione, inesistente, è ancora lì!

Ecco forse ho capito che ho anche un altro tipo di blocco…ho paura di iniziare! Forse le due cose sono anche collegate!

Insomma mi dite come/cosa devo fare? Come fate voi?

Ho voglia di godermi la vita anche se non è proprio tutto perfetto!